sabato 9 gennaio 2016

"That Dragon, Cancer" Un'esperienza commovente

That Dragon, Cancer

Un viaggio poetico in un dramma che non vorremmo mai personalmente vivere..



Fede, speranza, amore, dolore e commozione probabilmente riuscirebbero a descrivere le sensazioni che proverete durante questo viaggio.

"That Dragon, Cancer" è un prodotto struggente ed atipico, basta guardare il trailer di lancio per rendersi subito conto che abbiamo a che fare con qualcosa di diverso, qualcosa che è destinato a lasciare profonde trasformazioni nell'animo di chi decide di viverlo.
Ci sono molti altri titoli che immedesimano il giocatore, ma TDG non appartiene a nessuna cosa vista finora, lo fa in una maniera particolare e toccante attraverso un intrattenimento non usuale, che ci metterà nei panni di un genitore con un figlio malato di cancro terminale. 
Vivremo una storia reale e tragica, quella della Famiglia Green e di suo figlio Joel morto a soli 4 anni stroncato dalle sofferenze di una terribile forma di cancro al cervello e staremo con lui fino alla sua fine.



Il videogioco, anche se fatico a definirlo tale, ma tecnicamente lo è, ci metterà in condizione di vivere con gli occhi del padre di Joel l'evolversi del dramma per il loro bambino in lotta contro la malattia, non avremo punti da ottenere e non avremo bisogno di abilità particolari. Più che un gioco sarà un'esperienza visiva, interagiremo con i personaggi ed effettueremo determinate scelte molto simili a quelle dovute affrontare nella realtà dalla Famiglia Green, compreso il prendere conoscenza della malattia del piccolo e delle nuove responsabilità dovute da questa tragica situazione.

Vi starete chiedendo perché creare un videogioco del genere, così triste.

E' quello che inizialmente mi sono chiesto anche io, ho provato subito un forte senso di smarrimento nel vedere i video sul web e nel conoscere le meccaniche di "That Dragon, Cancer" e non ho potuto che pensare al mio piccolo bambino, ed ho capito. Questa non è una subdola operazione commerciale, ma un omaggio,  una sensibilizzazione ed un atto di coraggio che la famiglia del piccolo ma grande Joel vuole trasmettere durante le circa due ore di immersione in quella che è stata l'esperienza che ha cambiato le loro vite.




Con "That Dragon, Cancer" probabilmente è cominciato un nuovo modo di produrre opere videoludiche, di titoli capaci di trasmettere qualcosa di più profondo e non necessariamente di ludico, creazioni come queste trasmettono emozioni che probabilmente anche una pellicola cinematografica faticherebbe a ricreare, per una volta si lasciano i meriti del giocatore da parte, e quasi da spettatori i veniamo indirizzati in una sorta di multimedia interattivo coinvolgente come pochi, e capace di toccare le corde più profonde del nostro essere.

E' inutile dirvi che TDC non può e non deve essere usufruibile da tutti, ma mi auguro che possa riuscire nell'intento di far ricordare del piccolo Joel a quante più persone possibili ed a quanto dovremmo farci forza anche quando la vita ci mette davanti a delle situazioni davvero difficili da affrontare.

Qui trovate il sito del gioco dove potrete leggere la storia del piccolo Joel Evan Green e quello della famiglia.




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