Ignorant Movies: The Mist
Nuovo appuntamento con la rubrica Ignorant Movies con un film tratto niente popò di meno che da un libro di Stephen King
Siete tornati al lavoro?
Vi siete gia iscritti in palestra decisi a perdere i kili presi in questi giorni di grandi abbuffate?
Oggi lo Zio Uriel è qui per parlarvi ancora di perle cinematografiche.
Grazie ai sempre più comodi servizi di streaming e ai loro suggerimenti anche per un cavernicolo come me è più semplice scoprire delle perle che altrimenti passerebbero inosservate ai miei bulbi oculari.
Un paio di giorni fa Netflix mi fa mi proponeva tra i consigli:
The MIST
Nella descrizione di Netflix si legge una cosa del tipo "nebbia assassina" e che è tratto da un romanzo di Stephen King.
Non conosco il romanzo, ma decido di guardarlo, il discorso nebbia assassina mi ricorda il mio primo volume di Ushio e Tora e visto che c'è King di mezzo il film mi incuriosisce.
Non avendo più voglia di giocare a Fallout 4 decido quindi di spararmi quello che so già sarà un film che mi darà grandi soddisfazioni (ovviamente non di quelle positive), nonostante i commenti più che positivi che ho letto su internet (pare che lo stesso King abbia promosso il titolo come la sua trasposizione cinematografica preferita).
Volete sapere comè andata?
Continuate a leggere, ma attenzione che non potrò esimermi da qualche spoiler !
Il film inizia nel solito paesello montanaro degli USA (tipo Arkansas/Wyoming/Sezze).
Un'allegra famigliola si gode la sua casa sul lago quando ecco che in lontananza si vede un nebbione enorme che si avvicina.
Non facciamo nemmeno in tempo a fare la conoscenza del nostro eroe che sentiamo un gran casino.
Altri non è che il vicino antipatico che è riuscito nell'impresa di abbattere una sequoia sopra la sua auto.
Scopriamo quindi che il protagonista e lo sveglione qui sopra hanno dei trascorsi turbolenti, ma il nostro eroe porge il ramoscello d'ulivo e si offre di accompagnare l'odioso dirimpettaio ad un negozio per comprare non so che cosa, viaggetto in cui decide di portare anche il dolce figlioletto per comprargli delle leccornie.
Appena arrivati al megastore le cose iniziano subito a farsi complicate.
La nebbia si avvicina e comincia a circondare l'edificio (qualcosa mi ricorda Silent Hill ma non saprei cosa NdG).
La nebbia si avvicina e comincia a circondare l'edificio (qualcosa mi ricorda Silent Hill ma non saprei cosa NdG).
La gente inizia a preoccuparsi nel momento in cui alcune persone avvolte dalla foschia iniziano ad urlare.
"Chiudete tutto! Non fate entrare la nebbia!", urla il nostro eroe che evidentemente non è mai stato in Val Padana, e tutti concordano sul fatto che far entrare una nube spessa tipo meringa non sia il caso.
"Sono stati quei bastardi della fabbrica" dicono alcuni.
"No sono gli inceneritori" rispondono gli altri.
"Sono stati gli zingari" si sente dal fondo.
La gente inizia a preoccuparsi, una signora in lacrime chiede se qualcuno può accompagnarla a prendere la figlia ma ognuno pensa alla pellaccia propria, compreso il nostro protagonista che con un: "Signora anche io ho un figlio a cui pensare, e poi ho il ginocchioche fa contatto col braccio" se la svigna allegramente.
Non sanno però che quella signora è Carol di "The Walking Dead", la Carol della serie TV e visto che già ha il taglio di capelli della sua versione Commando decide di andare da sola, sfanculando la nebbia assassina.
Da qui in poi il film inizia a tirare fuori un mix di stereotipi, luoghi comuni e momenti assurdi (non che prima fosse molto meglio).
- Abbiamo il vicino stronzo (d'altronde quella è la sua parte NdG) che convince un pò di gente che gli allarmi del nostro eroe sono solo delle burle messe in atto con quelli della sua "cumpa" per fargli fare la figura del cioccolataio visto che lui non è del luogo (e loro sono tutti leghisti) e decide di andarsene con il suo gruppetto dando del bugiardo al protagonista e minacciandolo di denuncia.
- Abbiamo l'esaltata religiosa che inizia a fomentare tutti sulla fine del mondo e le piaghe inviate da un Dio alquanto incazzato.
- Abbiamo l'uscitona all'aria aperta per recuperare medicine per il povero ferito che si è appiccato fuoco da solo
- infine le classiche morti per incapacità come la già citata autocombustione o quella derivata dalla difficoltà di riuscire a chiudere una serranda
Ok già so che di avervi convinto a vedere il film, tutte cosine gustose, ma ancora non vi ho parlato di cosa si cela dietro al misterioso nebbione .
Ed è qui che dei bei "mostrilli insettoidi" faranno la loro comparsa a metà film, visto che, sorpresone, sono stati liberati da un esperimento militare sulle dimensioni parallele andato a quanto pare molto male.
Vi prego di notare il commento nella copertina del dvd "One Of The Most Shocking Ending Ever".
A me è parso tutto parecchio telefonato, ma poi solo nell'ultima scena ho capito la chiave di lettura:
Bisogna sempre stare con Carol.
Come vi ho detto cavernicoli, il film ha avuto delle buone recensioni ed effettivamente si lascia guardare senza annoiare, la nebbia è un bell'espediente, che conferma la regola del "fa più paura quello che si intravede che quello che si vede", ed il regista non è nemmeno l'ultimo degli stronzi.
Probabilmente a molti di voi piacerà pure, ma il sottoscritto l'ha trovato troppo prevedibile compreso, per quando bad ending, anche il finale a sorpresa.
Alla fine se avete un paio d'ore libere vi consiglio di vederlo, anche solo per farmi sapere che ne pensate.
Due su cinque punti Puffin della nuova scala di valutazione della Grotta!
Direi che anche per oggi è tutto cavernicoli
Alla Prossima!
Stay Tuned!
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