venerdì 10 ottobre 2014

Uriel Story: Uriel vs Calcetto il ritorno in campo!

Gentaglia e cavernicoli come va?

Oggi voglio raccontarvi del ritorno dello zio Uriel sui campi da calcetto dopo quasi 10 mesi di inattività (e comunque quasi due anni senza allenamenti veri).

Una settimanella fa il Drugo mi scrive dicendomi “bella Uriel ce la facciamo una partitella?”.

Ci penso un pò e  combattuto tra il “ancora forse è presto” ed il “muoio dalla voglia di giocare”, alla fine non resisto e do al Drugo la mia conferma.

Ieri è stato il fatidico giorno, ecco com’è andata


Ore: 09:00
Arrivo in ufficio, e iniziano ad arrivarmi messaggi di gente che mi chiede conferma della partita di stasera. Messaggi che io ovviamente devo girare a chi ha organizzato.

Ore 11:00
Partita confermata, ma ovviamente due elementi mancano all’appello.
Uriel come se fa?
Mega giro di telefonate, ed ecco che pesco due volontari pronti a  sostituire gli assenti.

Ore 13:00
Mi rendo conto di un amara verità.
Non ho più attrezzatura.
I miei scarpini sono spariti chissà dove ai nostri vecchi campi(magari inculate da qualcuno) , le ciabatte per la doccia mangiate dal bassotto, il borsone rotto, tutte le magliette da calcio sparite, e sono pure senza calzettoni e pantaloncini.
Mi lancio quindi durante la pausa pranzo per i vari cinesi e negozi di scarpe per recuperare il possibile.
Niente da fare non si trova nulla. Sono costretto ad andare ad Aprilia 2 appena esco da lavoro.

Ore 16.45
Mi ricordo che dovrei fare anche pesi, altrimenti nemmeno questa settimana riesco a fare i 4 giorni previsti.
E con la caccia dell’attrezzatura necessaria, so di non fare mai in tempo.  
Chiedo al volo un permesso di un’ora.
Accettato, subito fuori e mi lancio nel centro commerciale, dove riesco solo a trovare calzettoni e scarpe.

Ore 19.30
Finito di fare pesi recupero quindi il vecchio borsone rotto, ci butto una magliettaccia, l’accappatoio di capitan America, il cambio, e visto che i pantaloncini me li porta Drugo, mi mancano solo le ciabatte.
Guardo i parastinchi, come i resti dell’armatura di un antico guerriero, e decido che ancora non è il momento di rindossarli.
Parto alla ricerca delle ciabatte da doccia dai cinesi

 Ore 20:00
Mi rendo conto che non ci sono più i cinesi di una volta, sono già tutti chiusi, tento l’ultimo, e lo vedo che sta abbassando le serrande.
Lo imploro, ed ecco che riesco ad avere le mie  ciabatte!
Sono finalmente pronto, almeno per quanto riguarda il guardaroba!

Ore 20:15
Non conosco il campo, ho appuntamento con Pietro degli FC69, appuntamento davanti al liceo, peccato che non sappia dove sia nemmeno quello.
So l’indirizzo, ma il navigatore mi fa fare il giro turistico di Aprilia.
Finalmente riesco a trovare i ragazzi.

Ore 20:30
Finalmente arrivo al campo!
Pronto vado a prendere il borsone in macchina ma…
L’ho dimenticato a casa!
Per mia fortuna mi ero messo in tuta avevo lasciato le scarpe nuove e i calzettoni in macchina.
Tenuta da calcetto di Uriel:
Magliettina celeste scolorita di capitan america ultra larga.
Pantaloni di tuta larghissimi che puntualmente mi finivano sotto le scarpe
Almeno avevo pantaloni e scarpe da calcetto!

Ore 21:00
Inizia il riscaldamento, e lo zio Uriel inizia a zompettare per il campo, le gambe sembrerebbero rispondere bene, non sento particolari dolori.

Ore 21:10
Calcio d’inizio. Essendo conscio della mia ancora scarsa mobilità e preparazione (ho ricominciato a correre da poco più di 15 giorni) mi piazzo al centro della difesa, spazzando come il più ignorante dei centrali.

Ore 21:30
A causa del collage di persone che compongono la mia squadra saltano posizioni e schemi. Andiamo sotto di 5 goal.
Inizio ad andare in debito d’ossigeno, e vedere intorno al campo gli angeli e la santissima trinità a intonare cori, so che non dovrebbero essere li perché sono soggetti a daspo di gruppo per cori di discriminazione territoriale.

Ore 21:40
Come nelle più classiche partite da giardinetti pubblici si proceda al “mischiamo le squadre che sono squlibrate”

Ore 21:45
Scivolata dello zio Uriel che ricordava molto quelle di Actua Soccer 2


Ore 22:00
Standing Ovation dei Santi per l’uscita dal campo di Uriel che va a posizionarsi in porta, in tempo per prende un goal all’incrocio dalla trequarti ed effettuare un miracolo che nemmeno Gesù che tra l’altro era appena arrivato in tribuna d’onore.


Ore 22:15
La partita termina quando la testa di Fabio si schianta contro la pancia del Drugo, con conseguente paralisi temporanea del primo.

Termina così, con lo zio Uriel che continua con la sua striscia di astinenza da goal che dura ormai dal calcio fiorentino, ma in piedi e quindi soddisfattissimo visto che citando Rocky il suo obbiettivo era:

“se io riesco a reggere alla distanza, e se quando suona l'ultimo gong io sono ancora in piedi...”

E per oggi è tutto gentaglia alla prossima telecronaca!

Adrianaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa


Uriel



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