giovedì 29 maggio 2014

Storie di vita vissuta ep.4: La grande abbuffata vs le tasche piene di briciole

Gentaglia e cavernicoli,

oggi volevo coinvolgervi in una riflessione che faccio da un po di tempo.

Ultimamente lo zio Uriel, approfittando dei vari sconti sul marketplace xbox, ha recuperato parecchi giochi.
Tra questi, alla modica cifra di 4.99 l’uno ho comprato la trilogia di Ezio Auditore, ovvero:
Assassin’s creed 2, AC revelation, e AC Brotherhood.


Il primo Ac lo giocai appena uscito (o quasi), ma giunto a due terzi della campagna principale mi stufai delle sue meccaniche ripetitive, quindi, come dicevo, finito di giocare al fantastico South park: The stick of truth (tra l’altro presto ne farò una recensione), ho deciso di recuperare una serie che per vari motivi avevo lasciato indietro.



Tranquilli non ne voglio fare una recensione, ma iniziando a giocare ad AC2 ho iniziato a ragionare su una cosa.

AC2, risulta parecchio più vario del suo predecessore, seppur ereditandone qualche difetto, ma una cosa di cui è estremamente carico è la quantità di collezionabili, attività varie.
Non ho idea di quale sia la durata della main quest, ma immagino che se si volesse finire il gioco al 100%, trovando tutte le piume, i punti di osservazione, statuette varie, glifi, tombe degli assassini, ovvero tutte quelle cose che ti fanno spendere una marea di tempo nel caso voglia completarle tutte, la durata aumenterebbe in modo mostruoso.

Già, il tempo. 
Nel gioco dei Simpson per 360, alla raccolta di un collezionabile l’uomo fumetto commentava con qualcosa del tipo “un collezionabile, quante ore di vita sprecata”.

Adesso lo zio Uriel non ha molto tempo da dedicare alla sua più vecchia passione.
Il mio videogiocare è costretto in finestre temporali di una trentina di minuti al giorno (quando va bene), e solo in rare giornate riesco a mettermi pad alla mano e farmi una sessione corposa.

Mi sono domandato quindi che sarebbe successo se un gioco di questo tipo, mi fosse capitato ai tempi dello snes o prima, quando avevo parecchio tempo ed i giochi erano  pochi.

Ai tempi probabilmente, io come anche voi cavernicoli di una certa età e di un certo retaggio, avrei spolpato fino all’osso questi giochi.
Il motivo era semplice, avevamo pochi giochi, e tanto tempo.

Soprattutto l’estate.

E anche quando potevamo avere, dopo aver convinto i nostri genitori (grazie alla promozione, il compleanno, natale,) i giochi nuovi, non era facile ottenerli.
Non li si ordinavano mica su amazon.
E non avevamo il gamestop sotto casa a salvarci.
O si andava al negozio di giocattoli, che mai aveva quello che si cercava, oppure si doveva fare affidamento sulle pubblicità che trovavi nelle riviste specializzate.








Questo era il nostro Amazon, ovviamente
la spedizione in 24-36 non
includeva la sardegna e
costava uno sproposito
Io ero un lettore di ConsoleMania, e li, di queste pubblicità ne trovavo quante volevo.  
Iniziava cosi la selezione.

Cercando quel gioco, vedendo dove costava meno, e poi capire quanto si spendeva di spedizioni.
Poi via, alla cabina telefonica, dove magari il tizio dall’altra parte della cornetta ti diceva “non posso accettare l’ordine fammi chiamare da tuo papà”

E poi si aspettava, una settimana, 10 giorni, il tempo infinito che ci metteva il postino (con la possibilità che il pacco non arrivasse).
Non potevamo permetterci di finirli in poco tempo, dovevano durare fino all’acquisto successivo, e potevano passare anche mesi per un altro gioco.






Ricordo ancora la delusione di quando, arrivato Mortal Kombat per snes (che tra l’altro non arrivò insieme all’adattatore universale che avevo ordinato quindi dovetti aspettare ancora di più per giocarci), mio fratello alla prima partita arrivò a batterre Shang Tsung.
A quei tempi dunque un gioco come AC2 sarebbe stato una manna.
Avremmo perso mesi solo per trovare una piuma mancante, o completare l’ennesima, noiosissima corsa.
Ora invece?
Adesso che ho la possibilità di comprare quando voglio un gioco, spesso anche senza dover uscire di casa,  e che in un modo o nell’altro, ho accesso praticamente a tutti i giochi che in pochissimo tempo che succede?

Lui è l'uomo del guinnes per la collezione
più imponente, non siamo certo a quei livelli
ma rende l'idea
Succede che ho una quantità immensa, non solo di giochi, ma anche di libri, film, fumetti, serie tv, che mi piacerebbe giocare/leggere/seguire.
Ho una 360 strapiena di giochi che voglio giocare, un ebook reader pieno di libri che vorrei leggere, 5TB di hard disk zeppi di film e serie tv che vorrei vedere (o anche rivedere), e poco tempo.

Mi trovo a dover scegliere, perché se mi faccio prendere dal voglio provare tutto, ho imparato, non riesco a godermi nulla.
Non dico che sia peggio di prima, dico che è diverso.
In tempi ancestrali soffrivo perché molti giochi mi scappavano da sotto il naso perché non potevo comprarli, ora invece mi scappano perché troppe cose spingono e non riesco ad apprezzarli per quello che potrebbero valere.

E voi cavernicoli? Come vi trovate?

Preferite avere il banchetto e dare un morso un po a tutto, o riusicte a contenervi e godervi lo spettacolo?

Fateci sapere, e come sempre condividete, commentate e spammate.

Lo Zio Uriel vi saluta

PS. Per la cronaca ieri dopo aver perso 20 min facendo cose inutili, passeggiate, e dialoghi, ovvero non giocando, ho mollato AC2, forse lo riprenderò in futuro ( e la cosa mi ha dato lo spunto per un nuovo articolo).

Come al solito ringrazio Retroedicola Videoludica e Mauro Corbetta per le immagini delle riviste e l'enorme lavoro che fanno.
Prima o poi faremo quell'intervista

Stay Tuned!

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