Gentaglia e cavernicoli come va?
Quante volte siete stati a giocare a calcetto (o
calciotto fate voi)?
Lo zio Uriel parecchie, e in tutti questi anni sui
campi da gioco ha conosciuto tantissima gente.
Ma da nord a sud, che fosse una partitella tra amici
o il megatorneo adidas, loro c’erano sempre.
Chi?
Quelli della partita di calcetto, ovvero i soggetti
che sempre e comunque troverete se deciderete di praticare lo sport più amato
dagli italiani in versione ridotta.
1
Il
Superfigo
Riconoscibilissimo perché sempre accompagnato dalla
ragazza, lui è quello che prima della partita passa ore davanti allo specchio,
sistemandosi perfettamente i capelli facendo attenzione a non avere un pelo
sporgente o una piega sulla maglietta.
Lui e la sua attrezzatura sono una cosa sola, lo
puoi chiamare proponendogli una partitella con un supertele tra i sassi,
arriverà completo dal calzettone alla fascetta assorbisudore, dalla borsa
all’accappatoio, tutto rigorosamente originale della sua squadra o del suo
sponsor tecnico, mentre tu alla meglio sei vestito con una canotta da muratore.
Guardandolo ti renderai conto di come la sua divisa costi
più della tua macchina.
2
Il
Legrottaglie
A inizio partita, o ogni volta che entra in campo nel caso parta dalla panchina o fa rotazione, lui ci va giù di segno della croce.
Se segna, fa una parata o un intervento decisivo non
può esimersi dal dedicare il gesto al suo dio, accompagnato da un bacio al crocifisso che tiene sempre con lui.
Gesù ama i campetti di disperati.
3
L’anticristo
L’esatto opposto del Legrottaglie.
Lo sentirete bestemmiare ogni azione, anche se quel tiro in porta è andato talmente lontano dalla traversa che ha preso lo zio Ugo mentre stava annaffiando i fiori sul suo balcone.(Non oso immaginare le bestemmie dello Zio Ugo ndGabo)
E' espertissimo della bestemmia creativa.
Dei, Santi, angeli, clero, politici e gelati, nulla manca nel suo repertorio.
Terrore della sua squadra in un qualunque torneo con
un arbitro federale è quello che si becca un’ammonizione a partita per
blasfemia.
4
Veloce, potente.
Un muro in difesa e un cecchino infallibile da
qualsiasi posizione, ex calciatore con almeno ventordici provini per Real
Madrid e Barcellona con carriera interrotta da infortunio, o enfant prodige
della squadra del paese.
Ovviamente giocherà sempre nella squadra avversaria
e anche se manca da un mese perché è andato a ritirare il pallone d’oro contro
di te ci sarà.
Inarrestabile e immarcabile.
Quell’unica volta nella vita che sarai così
fortunato da averlo in squadra sarà sempre infortunato/impegnato, lo avrai a disposizione solo quell'unica partita in cui non ti serve, perché giochi contro la squadra più scarsa del torneo.
5
Il
Filini
Instancabile nel suo cercare l’uomo libero per la
partitella del mercoledì sera anche se tutti sono a casa a vedere la finale di
champions, o sono a cena con la donna visto che è San Valentino.(Direi che questo elemento è anche vicepresidente di Vodafone,Wind e Tim messe insieme, ed ha una rubrica contatti degna dei server di Facebook ndGabo)
Cerca il campo, gli uomini, gli avversari, la
maglietta della squadra.
Squadra di cui è anche capitano ed allenatore e che poi lo abbandona puntualmente a metà
campionato.
6
L’uomo
in ritardo
Ovviamente fosse così il ritardatario si giocherebbe felici in 4 pure mezza partita |
Conti la gente, ma lui non c’è.
“Non preoccuparti sto arrivando”, ti dice rassicurante, ma i minuti passano.
“Non preoccuparti sto arrivando”, ti dice rassicurante, ma i minuti passano.
Siete in campo, iniziate a scaldarvi, ma di lui ancora
non c’è traccia.
“Sono per strada, scaldatevi, io entro al volo” ti assicura.
Sono ormai passati 10 minuti, ma ancora nulla, e la gente in
campo inizia a imprecare.
Provi a chiamarlo, lui non ti risponde più.
Quando arriva avete già iniziato a giocare in 9 o
con il primo recuperato nei dintorni.
La macchina, il traffico, la madre, o la ragazza,
qualcosa ha sempre causato il suo ritardo.
Quello
che “non ci arrivo con i soldi”
Giocate da una vita sempre allo stesso posto, sempre
gli stessi, sempre allo stesso prezzo.
Finite la partita, vi fate la doccia, arriva il momento di pagare.
“mi mancano 1/2/1000 € che fai me li anticipi tu?”
Magari poi ti chiede anche di aggiungere anche i 4€ per le due bottigliette di powerade che ha bevuto.
8
Il
“io sono io e voi non siete un cazzo”
Non lo chiameresti mai e nessuno dei tuoi lo vuole
tra i piedi.
Ma ti hanno appena dato buca e non sai dove
recuperare il decimo per la partita.
Sei costretto.
Spesso con un passato da giocatore (anche se in
terza categoria o peggio), o ancora attivo in qualche squadra di amatori, lui
è certo di essere il migliore, e non rinuncia mai a ricordarvelo, parlandovi della sua carriera, e dei bastardi approfittatori che l'hanno ostacolata.
Tiri da posizione impossibile, tentativi di
dribbling tra 5 avversari, non ti passerà mai la palla neppure se sei dietro la linea della porta avversaria vuota.
Nessuno di voi è alla sua altezza.
Non importa che siate in porta o in attacco, se gli
rubano palla mentre dribbla, o un passaggio va fuori è colpa vostra che non
eravate in posizione e non sapete giocare.
A fine partita è quello che vi elenca tutti i movimenti sbagliati che avete fatto, i palloni che potevate dargli.
Ma tu sai che l’unico errore che hai fatto è stato
chiamarlo.
9
Il
portiere per caso
Le poche squadre che ne hanno uno fisso, bravo o
meno, sono le più invidiate.
Chi vuole stare in porta sarà sempre cercato per le partite e titolare inamovibile.
Chi vuole stare in porta sarà sempre cercato per le partite e titolare inamovibile.
Quelle che non lo hanno si trovano a doversi
arrangiare come possono.
Alle volte si è abbastanza fortunati da trovare l’amico dell’amico, quello che non ha mai giocato in vita sua, ma è disponibile, e anche se la sua utilità tra i pali è pari a quella di uno sgabello, viene accolto come Maradona campione d'Italia a Napoli.
Molto più spesso invece non si è così fortunati, e
si è costretti a doversi adattare alla tattica del giro in porta con cambio ad ogni goal,
tattica che genera furiose litigate ogni goal preso da quello che, lo sanno tutti, in porta
non ci vuole proprio stare.
10
Il
super impegnato
Vi darà buca per un impegno improrogabile e impostantissimo |
Lui avrà sempre da fare, e ci rimarrà malissimo perché “quella partita voleva proprio giocarla”.
Anche lui si cerca sempre di evitare di chiamarlo, tentando solo in casi eccezionali di morie di giocatori.
Ma sai che anche se ha confermato la sua presenza fino
alla sera prima, nel lasso di tempo che può variare da 24 ore a 30 secondi
dalla partita gli può succedere qualcosa di ingestibile che lo porterà “suo
malgrado” a darti buca.
Eh si, la vita del giocatore di calcetto è parecchio
dura.
E voi cavernicoli, avete mai incontrato questi
elementi?
Ne ho dimenticato qualcuno?
Leggette commentate e spammate!
Intanto Per oggi lo zio Uriel vi saluta!
Leggette commentate e spammate!
Intanto Per oggi lo zio Uriel vi saluta!
Stay Tuned!
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