sabato 10 maggio 2014

Gameteller: Resident Evil Saga (Prologo)


Gentaglia e cavernicoli,
oggi vi voglio raccontare di Resident Evil.


“Ecco un’altra retrospettiva”, mi sentirò dire.

Beh lo Zio Uriel non ne ha ancora parlato, e siccome ho un po di sassolini da togliermi ve la prendete lo stesso!

Ho iniziato a giocare a RE nel 98, partendo direttamente da RE2, visto che saltai il primo capitolo.

In Questo prologo parleremo un po del contesto storico in cui mi trovavo ai tempi del mio primo contatto con RE

All’epoca non avevo ancora preso la prima, storica Playstation, visto che all’uscita scelsi per motivi di fede il N64,  e impazzavano in edicola le riviste PS only con il loro bel cd nero “piene” di demo.


Il nero cd della play1

Avevo letto del primo RE su Consolemania, ricordo particolarmente bene la recensione del “Director’s Cut” per saturn e poi un’altra su tgm della versione pc.
In una di queste riviste (psm? Official playstation magazine?) trovai la demo di resident evil 2.

La play usata era in arrivo (e stavo ancora trattando con Riccardo l’Olbiese per comprarla), ma acquistai quella rivista con il suo il disco nero, divorando, tra le corse sui kart di Mario, le recensioni e gli articoli sulle meraviglie Sony.
Votoni ovunque, una grafica spettacolare, lo spot tv fighissimo.


E io avevo in mano il cd nero con la demo e non potevo usarlo.


La prima, leggendaria playstation

Arrivò poi la play, e pur avendo comprato Tekken 2 e non so bene per quale motivo Command e Conquer (gioco che comunque io e mio fratello adoravamo ma che arrivò per corrispondenza in versione francese), la prima cosa che provai fu quel cd demo e soprattutto Resident Evil 2.


Dovete sapere che all’epoca, soprattutto per un possessore di N64, non si era granché abituati alle localizzazioni dei giochi.
Invece persino quella demo aveva i suoi bei sottotitoli in italiano.
Era una demo a tempo, permetteva di giocare per circa 20 min se non erro, ma finchè il tempo non scadeva si era liberi di cercare di andare avanti il più possibile.
Inutile dire che consumammo il cd cercando di spingerci oltre.



Con il compleanno arrivò il gioco completo.
Ai tempi avevamo due televisori a casa.
Uno in salotto, e uno in camera dei miei genitori. Quest’ultima fu adibita a panic room.
Nel senso che a dispetto della temperatura che si poteva raggiungere, chiudevamo tutto, buio totale, e si iniziava la marcia nell’orrore.
Avevamo, come facevamo sempre nei giochi che lo permettevano (ricordo una fazione a testa in C&C, o Wild Arms dove ognuno controllava le sezioni di un determinato personaggio), diviso i personaggi, io usavo Leon il novellino della centrale di polizia alle prese con l’apocalisse, mio fratello Claire sorella di un personaggio che non conoscevamo.




Resident Evil 2 era paura, era angoscia.
Iniziavi in una città di nome Racoon City (a cui con il tempo mi sono affezionato), ormai ridotta come l’inferno in terra, e tu non eri preparato a fronteggiare la cosa.
Poi Ti trovavi solo nella stazione di polizia, le munizioni scarseggiavano.
Ed era pieno di Zombie (e altre creature ma ci arriveremo).
Ecco, gli zombie erano lenti, stupidi, ma avevano la tremenda capacità di farti sentire sempre sopraffatto.
la schermata di game over
notare la grande interpretazione di Claire
Non sapevi mai se girato un angolo, o aperta una porta ti saresti trovato la brutta sorpresa, come quando, trovando un cadavere decapitato incontri per la prima volta un Licker.
La storia di RE2 era lunga (giocabile tra l’altro con i 2 personaggi intrecciando le loro storie), raccontata come gli altri episodi, un po attraverso cut scene, un po attraverso i documenti e gli indizi che si raccoglievano.
Veniva fuori tutto un intreccio di corruzione, bastardaggine, pazzia. E il giocatore era li in mezzo, solo (o quasi), cercando di sopravvivere.


Ho rigiocato RE2 su pc un annetto fa.
Dopo 16 anni lo rigiochi e lo trovi sempre fighissimo
Ho letto molta gente che parlava di meccaniche vecchie, movimenti legnosi, la stessa capcom che diceva che adesso non siamo più abituati a giochi del genere e non vanno bene.

Io mi sono divertito esattamente come ai tempi, e mi sono chiesto come mai non è possibile avere un gioco di questo tipo con le tecnologie di adesso (ma ne parleremo quando arriveremo a RE5 e soprattuto 6).







Bene gentaglia, voi avevate giocato ai tempi a Resident evil?
Che ricordi avete?

Riprenderemo il discorso più avanti, e approfondiremo i giochi.
Lo Zio Uriel vi saluta

Stay Tuned

3 commenti:

  1. Io giocai al primo appena uscito..... Il più bello della saga secondo me

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    1. Io il primo l'ho recuperato nello spettacolare remake per Gamecube. fantastico

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  2. Devo dire che di Resident Evil non ho molti ricordi, a parte la famosa prima volta che i cani si scatenavano all'improvviso. Ho giocato a Revelations per xbox360 e devo dire che non mi è dispiaciuto, nonostante alcune meccaniche di gioco migliorabili e trama non troppo originale. Questo articolo mi ha fatto venire in mente la mia prima "panic room", la organizzammo per giocare a Silent Hill proprio in compagnia di Uriel. Vi dico che per lo spavento causato da un apertura improvvisa della porta annacquai l'allora tecnologissimo cellulare Ericsson (senza Sony), che tuttavia resistette. Innegabile che tutto questo articolozzo abbia fatto salire in me la voglia di rigiocare il primo capitolo del vero antagonista di RE!

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