Accompagnato dal suo ormai fedele mal di denti, torna lo Zio
Uriel!
Lo so, lo so, devo ancora finire con il C64, ma stamattina mi sono svegliato con questa musichetta in testa
Quindi Giochi anziani parlerà di
Un esempio di sala giochi anni 90, la zona biliardo, quando c'era, era quella per i più vecchi |
Street Figthter 2 per anni è stato il gioco, non solo per
me, ma per un intera generazione.
Dovete sapere che prima delle playstation, ps2, ps+infinito,
esistevano dei luoghi chiamati sale giochi.
Ok mi direte, esistono anche adesso.
Non Fatemi ridere, adesso le cosìdette sale giochi sono piene
di slot, non sicuramente quelle dei miei tempi.
Ma parlerò delle salegiochi in un altro post.
Oggi parliamo di SF2!
Oggi parliamo di SF2!
Sale giochi, bar, chioschetti in spiaggia, ovunque si
andasse si trovava Street Fighter 2.
File continue ai cabinati, supersfide. il posto in società si conquistava a colpi di mezzelune.
Ma cos’era SF2?
Vorrei spiegarlo ricordando un po quello che si pensava e si
provava ai tempi.
Era un gioco di lotta, arrivavi davanti al cabinato, vedevi
l’intro con due tizi che si prendevano a pugni davanti ad un grattacielo (la
miticissima intro)
La schermata di selezione del lottatore con l'aereo che si spostava di nazione in nazione era favolosa |
Quell’intro era una figata, poi si passava alla
selezione dei personaggi, 8 guerrieri, e uno di quelli era il tuo.
Ryu,
Ken
E.Honda
Chun Li
Blanka
Dhalsim
Guile
Zangief
,
ognuno con caratteristiche diverse, ciascuno con le sue
tecniche e mosse, padroneggiabili a seconda del grado di abilità.
Già le mosse.
Se eri un protonerd potevi scoprire le mosse in questo modo (io avevo saltato il numero) Tratto dalle recensione di sf2 su Consolemania |
Non avevamo internet,
le tecniche e le mosse si imparavano sul campo, sudando e spendendo monetine,
trasmesse da qualche giocatore più esperto, solitamente con frasi del tipo “lo sai fa lo riuchen?”, o, “che fai? Fai mezzaluna e pugnoforte”, o rubando
con gli occhi, o ancora se eri quel tipo di essere umano (il mitologico
protonerd), le leggevi su qualche guida trovata in qualche rivista di
videogiochi, che naturalmente non ti portavi dietro e ti dovevi studiare prima,
sperando di ricordarle mentre spendevi quelle 2000 lire in gettoni.
Se Chun LI, Blanka, E. Honda, erano personaggi dalle mosse
semplici (io all'inizio usavo Honda e il suo colpo delle mille mani), si passava a Ryu e
Ken e le cose si facevano toste, le famigerate mezzelune (ci misi un sacco a
capire che significasse il termine), per arrivare a Zangief, e Dhalsim
sicuramente più complessi da usare per le loro particolarità.
Ovviamente poi i nomi delle mosse (pronunciati spesso dai
personaggi nel gioco) erano pronunciati liberamente da qualunque giocatore,
come il già citato oriuchen, per passare all’impronunciabile calcio rotante di
Ryu e Ken il Tatsumaki Senpukyaku, da me ribattezzato “attakensplugen”.
Io poi ero speciale, inizialmente avevo storpiato il nome a metà del roster dei personaggi: Guile era diventato
Julì, Dhalsim era Dalmiìsh, Zangief più sfortunato Zang.
questa immagine mi ricorderà sempre la mia più grande umiliazione a SF2 |
Ma com’era la vita di un giocatore poco esperto di SF2? Quello che oggi sarebbe chiamato “niubbo”?
Dura.
Avevi pochi gettoni, al massimo una decina, e volevi farli durare il più possibile, ma
come fare se avevi gente che ti sfidava in doppio e tendenzialmente ti capitava
sempre il più forte della salagiochi?
Naturalmente non potevi fare nulla, Ti distruggeva in 15
secondi per round (ricordo un tipo che mi umiliò con Blanka, usando quasi
sempre solo la scarica, mi fulminava e mentre cadevo mi saltava addosso e ricominciava)…
La schermata che non volevi MAI vedere |
Se eri così fortunato da giocare solo invece, dovevi sperare
che il barista o il gestore non fossero troppo infami e non avessero settato il
livello di difficoltà al massimo. Quando
era così il gioco si trasformava in una macchina da guerra talmente cattiva che
Skynet in confronto sembrava avere appena ricevuto il nobel per la pace.
I gettoni venivano risucchiati dal primo, massimo secondo avversario.
E io tornavo dopo 5 minuti sconsolato da mio padre, che aveva
perso mezz’ora a cercare il bar con “STipxz
friggert” (nome che usava per chiedere indicazioni per trovarlo),
sentendomi dire “hai già finito 5000
lire?”.
La situazione peggiore era quando dovevo aspettare mio
fratello che doveva ancora finire i suoi gettoni, magari perché stava giocando
a un gioco molto più semplice o tendenzialmente più lungo (spesso giochi di
calcio).
Basta così per oggi, dei “campioni”, degli
altri Street Fighter, della mia evoluzione come campione incontrastato con Ken
(e delle sfide con Nicola), e di tutto il resto parleremo nelle prossime parti.
Alla prossima cavernicoli!
"Attack Me if you dare, i will crush you!"
Certo che la musica di Ken spacca anche oggi!
RispondiEliminaE Come dimenticare l'incredibile vantaggio competitivo che ebbe il Super Nintendo all'uscita di questo gioco su cartuccia. Forse l'ultima era di una Nintendo competitiva a livello hardware
SF2 credo che è stato il gioco che ha spostato gli equilibri verso lo snes i primi annio dell'epoca 16bit. però dai, non è vero, perchè sebbene la prima xbox era più potente, il cubetto oltrre ad essere un gioiellino di ingegneria, faceva il culo a livello tecnico a PS2.
RispondiEliminaE poi concordo, la musica dello stage di Ken spacca sempre
Quando vuoi Luis
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