sabato 26 aprile 2014

Giochi anziani ep.2: Street Fighter 2 parte 1

Accompagnato dal suo ormai  fedele mal di denti, torna lo Zio Uriel! 

Lo so, lo so, devo ancora finire con il C64, ma stamattina mi sono svegliato con questa musichetta in testa




Quindi Giochi anziani parlerà di

Un esempio di sala giochi anni 90,
la zona biliardo, quando c'era, era quella per i più vecchi
Street Figthter 2 per anni è stato il gioco, non solo per me, ma per un intera generazione.

Dovete sapere che prima delle playstation, ps2, ps+infinito, esistevano dei luoghi chiamati sale giochi.

Ok mi direte, esistono anche adesso.
Non Fatemi ridere, adesso le cosìdette sale giochi sono piene di slot, non sicuramente quelle dei miei tempi.
Ma parlerò delle salegiochi in un altro post.
Oggi parliamo di SF2!

Sale giochi, bar, chioschetti in spiaggia, ovunque si andasse si trovava Street Fighter 2.

File continue ai cabinati, supersfide. il posto in società si conquistava a colpi di mezzelune.

Ma cos’era SF2?
Vorrei spiegarlo ricordando un po quello che si pensava e si provava ai tempi.


Era un gioco di lotta, arrivavi davanti al cabinato, vedevi l’intro con due tizi che si prendevano a pugni davanti ad un grattacielo (la miticissima intro)  




La schermata di selezione del lottatore
con l'aereo che si spostava di nazione in nazione
era favolosa
Quell’intro era una figata, poi si passava alla selezione dei personaggi, 8 guerrieri, e uno di quelli era il tuo.
Ryu,
Ken 
E.Honda
Chun Li
 Blanka
Dhalsim
Guile
Zangief
,  
ognuno  con  caratteristiche diverse, ciascuno con le sue tecniche e mosse, padroneggiabili a seconda del grado di abilità.





Già le mosse.

Se eri un protonerd potevi scoprire le mosse
in questo modo (io avevo saltato il numero)
Tratto dalle recensione di sf2 su Consolemania
 Non avevamo internet, le tecniche e le mosse si imparavano sul campo, sudando e spendendo monetine, trasmesse da qualche giocatore più esperto, solitamente con frasi del tipo “lo sai fa lo riuchen?”, o, “che fai? Fai mezzaluna e pugnoforte”, o rubando con gli occhi, o ancora se eri quel tipo di essere umano (il mitologico protonerd), le leggevi su qualche guida trovata in qualche rivista di videogiochi, che naturalmente non ti portavi dietro e ti dovevi studiare prima, sperando di ricordarle mentre spendevi quelle 2000 lire in gettoni.

Se Chun LI, Blanka, E. Honda, erano personaggi dalle mosse semplici (io all'inizio usavo Honda e il suo colpo delle mille mani), si passava a Ryu e Ken e le cose si facevano toste, le famigerate mezzelune (ci misi un sacco a capire che significasse il termine), per arrivare a Zangief, e Dhalsim sicuramente più complessi da usare per le loro particolarità.

Ovviamente poi i nomi delle mosse (pronunciati spesso dai personaggi nel gioco) erano pronunciati liberamente da qualunque giocatore, come il già citato oriuchen, per passare all’impronunciabile calcio rotante di Ryu e Ken il Tatsumaki Senpukyaku, da me ribattezzato “attakensplugen”.

Io poi ero speciale, inizialmente avevo storpiato il nome a   metà del roster dei personaggi: Guile era diventato Julì, Dhalsim era Dalmiìsh, Zangief più sfortunato Zang.

questa immagine mi ricorderà sempre
la mia più grande umiliazione a SF2
Ma com’era la vita di un giocatore poco esperto di SF2?  Quello che oggi sarebbe chiamato “niubbo”?
Dura.
Avevi pochi gettoni, al massimo una decina,  e volevi farli durare il più possibile, ma come fare se avevi gente che ti sfidava in doppio e tendenzialmente ti capitava sempre il più forte della salagiochi?
Naturalmente non potevi fare nulla, Ti distruggeva in 15 secondi per round (ricordo un tipo che mi umiliò con Blanka, usando quasi sempre solo la scarica, mi fulminava e mentre cadevo mi saltava addosso e ricominciava)…


La schermata che non volevi MAI vedere
Se eri così fortunato da giocare solo invece, dovevi sperare che il barista o il gestore non fossero troppo infami e non avessero settato il livello di difficoltà al massimo.  Quando era così il gioco si trasformava in una macchina da guerra talmente cattiva che Skynet in confronto sembrava avere appena ricevuto il nobel per la pace.
I gettoni venivano risucchiati dal primo, massimo secondo avversario.
E io tornavo dopo 5 minuti sconsolato da mio padre, che aveva perso mezz’ora a cercare il bar con “STipxz friggert” (nome che usava per chiedere indicazioni per trovarlo), sentendomi dire “hai già finito 5000 lire?”.
La situazione peggiore era quando dovevo aspettare mio fratello che doveva ancora finire i suoi gettoni, magari perché stava giocando a un gioco molto più semplice o tendenzialmente più lungo (spesso giochi di calcio).

  Basta così per oggi, dei “campioni”, degli altri Street Fighter, della mia evoluzione come campione incontrastato con Ken (e delle sfide con Nicola), e di tutto il resto parleremo nelle prossime parti.

Alla prossima cavernicoli!

"Attack Me if you dare, i will crush you!"

3 commenti:

  1. Certo che la musica di Ken spacca anche oggi!
    E Come dimenticare l'incredibile vantaggio competitivo che ebbe il Super Nintendo all'uscita di questo gioco su cartuccia. Forse l'ultima era di una Nintendo competitiva a livello hardware

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  2. SF2 credo che è stato il gioco che ha spostato gli equilibri verso lo snes i primi annio dell'epoca 16bit. però dai, non è vero, perchè sebbene la prima xbox era più potente, il cubetto oltrre ad essere un gioiellino di ingegneria, faceva il culo a livello tecnico a PS2.
    E poi concordo, la musica dello stage di Ken spacca sempre

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