Giorno due, nessuno si è accorto della mia presenza
Venerdì santo prepasquale, e allora di che parliamo oggi?
Quali sono gli elementi più interessanti della giornata?
La mia macchina portata al lavaggio?
Oggi apro con quella che spero sarà la prima rubrica di
questa mia caverna….
Rullo di tamburi….
…
…
Giochi anziani
Di che parlerò quindi? Beh sempre in modo sconnesso e
deficitario della selva di ricordi che i videogiochi (diciamola all’italiana)
affollano il mio cervellino.
Con chi partire se non con il c64?
Ok siamo d’accordo , era sicuramente molto di più di un
videogioco, però, per me, ottenne quando per il compleanno lo ricevetti era
sicuramente IL VIDEOGIOCO.
Wikipedia dice: Il
Commodore 64 (abbreviazioni diffuse: "C64", "C-64",
"C=64", "CBM 64"[1], "64") è un home computer
della Commodore Business Machines Inc. commercializzato dal 1982 al 1993 in
vari Paesi del mondo…
Se penso al primo ricordo del C64 che ho è sicuramente mio
padre nei giorni precompleanno in cui attendevo “IL VIDEOGIOCO” mi canticchiava
sempre le parole “commmorrr sessantaquatroooo”, che cercando sul tubo credo derivassero dal jingle di questa pubblicità:
Poi arrivò il giorno del mio compleanno e con lui anche la
scatolona, proprio lui il Commodore!
E non solo! dentro c’erano due cassette:
world cup – kick off firmata nientepopodimeno che da Franco Baresi!
Vabbe ero piccolo e il primo ricordo del calcio lo ho di
Italia 90 (proprio volendo scavare la mascotte di Messico 86, ma non legata al
calcio), ma era il gioco del calcio, il mio promo gioco casalingo! Addirittura “firmata
da un vero calciatore”!
La seconda cassetta invece era bianca lucida, e aveva la
scritta "60 giochi per il tuo cbm64". La prima mega cassettona per il 64! Di lei
ricordo il primo gioco, dove eri un sottomarino e si doveva sparare verso l’alto.
Nacque quindi un sodalizio durato anni, mettevi la cassetta,
scrivevi load, e poi via, davanti al Mivar di casa si aspettava quel tempo
infinito (e non per mia impazienza ma proprio perché facevi in tempo a fare
pure i compiti mentre caricava a volte), sperando che quel gioco caricasse. Altrimenti
si doveva riprovare, o andare avanti nella cassetta e vedere quello dopo,
sperando ti dicesse bene, iniziando a dare la colpa alla cassetta, al
registratore (il vero nome del datassette per me), o all’edicolante visto che
per i santi era presto.
Con il 64 l’edicola, dove prima andavo solo per topolino (le
figurine per me sono arrivate dopo il 64), si era trasformata nel negozio di
giocattoli, nella mia sala giochi. Le rivistine con allegata la cassetta,
spesso piena zeppa di giochi a cui veniva cambiato il nome (ma non interessava
a nessuno), erano ovunque.
E li a far perdere tempo a mio padre, o mio nonno,
mentre risolvevo i dilemmi, “questa ha 30 giochi, mentre questa 20, ma ha in
copertina l’illustrazione fighissima”.
Non ho idea di quanti giochi sono passati per il “registratori”.
Tanti, avevo tipo due
valigette portacassette, in plastica nera rigida, le cassette costavano poco per come la vedevo,
tra le 5000 e le 10000 per 10, 20 anche 60giochi, con rarissimi picchi di 15000, ma ogni volta che non
partiva un gioco era un dolore, soprattutto se nella rivistina c’era l’illustrazione
con la descrizione del gioco.
E per quanto posso ancora andare avanti a parlare del 64.
Per oggi finiamo così. chiudo solo con un immagine
io l'ho conosciuto sul 64, come bolle bolle (tornando ai nomi taroccati)
Appuntamento quando non lo so alla seconda parte.
Mitica Simulmondo, e grande c64.
RispondiEliminaun bel Load a tutti