lunedì 28 aprile 2014

Cantiercartoon: Ep.2: Ken il Guerriero (perché io tifavo per il Re di Hokuto)

Ok lo so.

L’episodio uno era la prima parte dei cavalieri, devo ancora finirlo, e ci sono un sacco di cose da dire.

Ma oggi andiamo di Ken il guerriero.
Perché?

Perché nessuno ce la fa contro Ken….. no quello era Gundam.
Riproviamo.

A grande richiesta:



(raccontato da uno un po nostalgico)








Mai, mai scorderai

Alla fine del ventesimo secolo non è successo esattamente quello che pronosticava il mastro Hara, ma sicuramente chi ha vissuto la sua infanzia a cavallo tra gli anni 80/90 non ha scordato la storia di Ken e del suo strano albero genealogico (storia che tra l’altro non ha messo in buona luce la mamma di Ken).

Premetto che in questo post mi baserò unicamente sulla serie animata standard, non farò nessun accenno ai nuovi capitoli, e i fumetti saranno citati solo per qualche considerazione (del fumetto ne parleremo in seguito).


Chi era Ken? O meglio Kenshiro altrimenti noto come “l’uomo dalle sette stelle” (maledetti bulli, e i loro soprannomi da era postatomica)?

Ci arriveremo.

Partiamo da un’altra domanda.
Cos’era Ken il guerriero?

Voglio fare una premessa.
Ai miei tempi penso sarebbero stati così
A Pasqua, parlavo con mia cugina e il marito mentre loro figlio era intento ad assorbire la sua dose di educazione da “Dora l’esploratrice” e altri programmi simili.
La considerazione è nata spontanea, i pupi di adesso hanno programmi iperstimolanti, verificati e protetti (ma ne parleremo poi), noi alla buona vedevamo i Disney (streghe che avvelenavano principesse, animali parlanti e assassini pure loro, maltrattamenti casalinghi), o i puffi (braccati da un crudele mago che voleva cucinarli vivi, una puffetta per cento puffi che vivevano sotto un regime dittatoriale).
Se parlavamo di stimolazione (non fate i porci, ci sarà un post apposito per quello), avevamo i “punti segreti di pressione” di Ken.



Si, mentre questa è una generazione venuta su con le “tantecoccole” dei teletubbies, noi tentavamo di far esplodere, o nel miglior caso paralizzare il fratellino\cugino\compagno premendo uno dei suoi punti di pressione.


ai colloqui il responsabile delle
risorse umane cercava soprattutto
gente smart. peccato che ai tempi il
termine non si usasse
Ken era questo, un cartone con tantissima viulenza, i cattivi trucidavano centinaia di poveracci (divisi tra contadini e forzuti del villaggio ugualmente inutili), Ken tritava e frullava centinaia di cattivi.
Cattivi che per non farsi mancare nulla erano anche vittima anche dei loro capi, che spesso e volentieri avevano giornate storte e se la prendevano con i dipendenti, non facendogli del sano mobbing, ma affettandoli o facendoli esplodere (si sa in era postatomica i sindacati non erano efficientissimi).



Come già detto per i cavalieri, e come succedeva per tutte le serie che cercavamo di vedere, spesso e volentieri, vuoi perché finivamo per fare altro, vuoi perché il canale spariva misteriosamente, o perché le emittenti facevano un po’ quello che volevano con il palinsesto, riuscivamo a seguire molto bene la trama, quindi interi blocchi della storia li vedevamo come un grande frullato di sbudellamenti.

Mio cugino Davide lo seguiva sempre. Io iniziai a vederlo con lui.

Ken aveva una sigla (nella prima serie), con la sua introduzione parlata, il cantato inizialmente lento e triste, che poi si ravviva nel finale “Ken sei tu fantastico guerrieroooooo…”, e poi quella dell seconda serie  “tough boy” con il suo rock cazzutissimo le sue quattro frasi in inglese e il resto in giapponese, che spaccava come poche (anche se a mio avviso Daitarn3 e Jeeg restano insuperabili).
Si capiva subito che aveva un tono abbastanza diverso.

Dicevo, seguivi (alla meglio) Ken, e lo vedevi afforntare tutti questi tizi più o meno forti e molto spesso fuori di testa, che per un motivo o per un altro massacravano gente.

E quindi c’erano i cattivi pezzenti, quelli che semplicemente ammazzavano per avere beni di varia natura senza  fatica.

Altri ammazzavano perché scagnozzi di quello specifico supercattivo, quindi eseguendo gli ordini.

Alcuni si divertivano a farlo, altri invece addirittura sterminavano intere città per fini umanitari, ovvero far deprimere Ken che aveva l’animo sensibile e che così diventava più forte.

Ma la cosa veramente educativa di Ken, era che i vari supercattivi, responsabili di barbarie senza sosta in punto di morte tiravano fuori la botta di umanità, stile “ho ucciso millemila uomini, ma solo perché mio nonno non mi ha comprato l’Iphone” (ok siamo un attimo in un paradosso temporale), e quindi tutti, dopo essere stati mazziati e in procinto di esplodere ricevevano il perdono da Ken.

Sauzer alla fine era un cucciolone, aveva solo bisogno della cura dell'amore.... come Balotelli


Io tifavo Raoul.
Suck Ombromanto, inchinati a Re Nero tuo dio
Lui il Re di Hokuto, che cavalcava il cavallo più cazzuto dell’animazione e della storia, colui che si era autonominato padrone del cielo, che oltre a cambiare dimensioni a seconda delle necessità sceniche, aveva randellato il protagonista un infinità di volte.












Raoul, che almeno non esplode e muore sui suoi piedi (avesse alzato il dito medio in quella posa sarebbe stato venerato nei secoli a venire).









Ok ho deciso, presto (penso), il post su tutti i cattivi di Ken il Guerriero


Ciao Gentaglia, per oggi ci lasciamo così, domani avrete a che fare con il nuovo lavoro di Lord Gabo, e forse un piccolo extra..

3 commenti:

  1. personalmente ho amato ken , tutt'ora possiedo la track nella mia personale compilation musicale cartoon 80.....ma i cavalieri e specialmente la serie di hades sono per me il non plus ultra ;)

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  2. IL GEMELLO DI RAUL HA DATO VITA AL MITICO DERBY DI OKUTO !!!

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